Classe 1986, Sasha Kurmaz è un artista tanto giovane quanto riconosciuto, le cui fotografie sono apparse su magazine importanti quali Pig, Rolling Stone, Vice e su photobook come Nudity Today. Originario di Kiev, Kurmaz ci offre, attraverso il suo obiettivo analogico, un erotismo ironico e poetico allo stesso tempo.
Col suo stile crudo e pulito, Sasha Kurmaz ci fa entrare nella sua vita intima così come nei luoghi contrastati in cui vive e che ritrae quasi con intenti documentaristici.
Per scoprire davvero cosa c’è dietro il suo “minimalismo erotico”, l’ho intervistato (anche) per voi.
Come sei arrivato alla fotografia?
Ho incominciato dai graffiti. Ero troppo giovane per pensare ad altro, desideravo cambiare il mondo e credevo che i graffiti fossero più che parole scritte su un muro. La macchina fotografica, come il sottile pennarello nero, era la mia migliore amica e qualcosa che portavo sempre in tasca. Allora utilizzavo macchine fotografiche compatte con auto focus, maneggevoli e rapide, che mi permettevano di catturare tutto ciò che mi capitava, dal tag appena fatto su un vagone della metro fino al sesso appassionato.
Sei riuscito a farne una professione? Collabori con qualche rivista o sito?
Alcuni miei scatti sono acquistati da persone che amano il mio lavoro. Altrettanto fanno alcune riviste.
Chi sono le persone che compaiono nei tuoi lavori? Modelle, amiche, ragazze sconosciute?
Tutte queste persone sono amiche o ragazze conosciute a feste o da altre parti. A volte sono sconosciute. Dipende.
I tuoi scatti rientrano in un progetto pianificato anticipatamente sulla base di un’idea originale o, al contrario, cogli attraverso la macchina momenti che accadono per caso nella tua vita?
A volte scatto seguendo un progetto preciso. A volte lo faccio semplicemente per accumulare materiale. In ogni caso, troverò un modo per utilizzare ogni fotografia.
Sei eccitato quando fai questo genere di foto?
Sono felice di vivere su questo pianeta in questa epoca ed avere l’opportunità di fare quello che faccio.
Cosa è per te l’eros? È importante per te nella tua vita?
Penso sia la sensazione più forte che possiamo vivere. Per tutti è qualcosa di fondamentale.
I luoghi in cui hai vissuto e vivi influenzano in qualche modo la tua fotografia?
I luoghi non sono importanti quanto lo è la gente che mi circonda.
Hai progetti per il tuo futuro come fotografo?
Nessun progetto. La vita stessa ti offre un piano, devi solo seguirlo.
Hai un messaggio che vuoi comunicare attraverso la tua fotografia?
Semplicemente l’amore.
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