Shooting Riae Suicide: intervista ad Aldegheri

Il fotografo che vi presento oggi si chiama Alex Aldegheri, un artista che offre degli spunti molto interessanti, a cui abbiamo chiesto di descrivere il set fotografico realizzato poco tempo fa con la splendida Riae Suicide (intervistata qui a maggio). Godetevi immagini e intervista. Eva Di Tullio

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Chi è Alex Aldegheri?
Ho trentun’anni e sono nato e cresciuto nella provincia di Verona. Mi reputo una persona umile, sempre pronta ad imparare e fortunata poiché ho molte persone che mi sostengono e credono in ciò che faccio.

Quando c’è stato il primo approccio alla fotografia e perché?
Come tutti credo: ho sempre avuto una macchina fotografica compatta ed un cellulare con fotocamera e amando viaggiare ho sempre scattato molte foto.
La scintilla è scattata quattro anni fa al ritorno da un viaggio a Barcellona dove ho osservato un ragazzo che fotografava degli artisti di strada e da lì ho capito che a mia volta avrei voluto documentare i miei viaggi in maniera più «professionale». Quando sono tornato ho acquistato la mia prima reflex e facendo prove su prove di scatti ho capito che la mia strada erano le persone e non i paesaggi. Quindi eccoci qua!

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Parliamo del set con Riae Suicide: come e quando è stato concepito?
Il progetto con Riae girava nella mia testa da un po’ e solo quando mi sono sentito pronto l’ho contattata proponendole il set. Il tutto è avvenuto nel giro di una settimana.
Lei si è dimostrata disponibile e propositiva, la location già la conoscevamo entrambi perciò è stato anche più facile capirsi sul genere e stile di shooting.

Raccontaci come è stato lavorare con lei?
Lavorare con lei è stato molto piacevole e divertente, è una ragazza professionale e semplice. Nonostante sia una modella conosciuta e che ha raggiunto traguardi importanti è rimasta con i piedi per terra e si presenta con umiltà con chi lavora con lei.
Una cosa che ho percepito è che Riae è consapevole del suo corpo, «dei suo colori» e li indossa con disinvoltura tanto da non notarsi subito. La sua consapevolezza e bravura la si vede quando si scatta, non c’è bisogno di dirle cosa fare, davanti l’obbiettivo si trasforma.

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Hai un aneddoto da raccontarci in merito al lavoro che avete svolto insieme?
Strettamente legato al lavoro con Riae no, però ricordo con simpatia un fatto. Il set è stato allestito in una nota location milanese circondata da uffici ed agenzie, e un ragazzo evidentemente ammaliato da lei, puntualmente ogni qual volta la posa si faceva più provocante o si intravvedeva qualcosina in più capitava in giro per lo studio. Ogni scusa era buona, dall’offrire un caffè a delle informazioni, ecco è stato simpatico e la cosa è stata presa con leggerezza da entrambi, lei sicuramente è più abituata di me a queste scene.

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Con chi ti piacerebbe lavorare in futuro?
Il mio futuro è aperto a tutte le idee, progetti, e persone che vogliano intraprendere qualcosa con me, in particolare mi piacerebbe lavorare per qualche magazine. Due però sono le figure che vorrei immortalare sebbene con stili diametralmente opposti, una è Jacqueline Suicide e l’altra Valentina Feula.

Progetti a breve scadenza?
Progetti ne ho molti che mi “frullano” in testa, uno è in fase di definizione e incrociando le dita ai primi di luglio andrà in porto. Un grande progetto e sogno è quello di aprire uno studio mio o in collaborazione con qualcuno. Mai dire mai, se in una cosa ci credi prima o poi si realizza!

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Vorrei ringraziare tutta la redazione di Fluffer magazine e una dedica speciale alla mia ragazza Giulia e alla sua famiglia, Ugo e Lucia che sono i miei più grandi fan e sostenitori.

Alex Aldegheri | Sito

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