«Intrappolare la bellezza»: intervista a Roberto Roto

Roberto Roto intervistato su Fluffer Magazine

Reduce da uno shooting mozzafiato per GQ con una splendida modella, Darkness, il fotografo Roberto Roto si racconta su Fluffer, dove abbiamo scambiato quattro chiacchiere per voi sulla fotografia e sulle sue esperienze sul campo. Un’intervista interessante, che arriva dritta al lettore, così come i suoi scatti, accurati e sublimi. Buona lettura!

Chiara Leoni fotografata in esclusiva per Fluffer magazine #2 da Roberto Roto
Chiara Leoni fotografata in esclusiva per Fluffer magazine #2 da Roberto Roto

Cos’è la fotografia per Roberto Roto?
Cerco di intrappolare la bellezza, la sensualità e l’eleganza.

Che rapporto secondo te si instaura tra il tuo obiettivo e il soggetto dei tuoi scatti?
Nell’ambito della fotografia di nudo  i risultati migliori li ottengo quando tra modella e fotografo sul set c’è un clima di totale fiducia e complicità.

Quale è stato fino ad oggi il tuo set più difficile e perché?
Non c’è un set in particolare ma quando non si verificano le condizioni che dicevo rispondendo alla domanda precedente, si fa più fatica ad ottenere immagini significative.

Chi o cosa sono i tuoi punti di riferimento?
Per la fotografia di nudo, i classici:  Man Ray, Helmut Newton, Robert Mapplerthorpe,  Araki. Ed Ellen Von Unwerth, soprattutto per i lavori meno recenti.

Chiara Leoni fotografata in esclusiva per Fluffer magazine #2 da Roberto Roto
Chiara Leoni fotografata in esclusiva per Fluffer magazine #2 da Roberto Roto

Hai realizzato vari set per GQ e oggi sei su Fluffer. Quale evoluzione c’è stata secondo te nel modo di fare fotografia per le riviste?
Sono molto contento di essere sul prossimo Fluffer Magazine  [il n. 2, stampato in tiratura limitata, ndr],  con un editoriale che mi piace e a cui tengo molto.
Negli ultimi anni non mi pare ci sian stato un gran cambiamento, a parte, forse, un costante abbassamento della qualità dovuto all’enorme quantità di magazine online che pubblicano cose
che forse una volta non avrebbero trovato, giustamente,  spazio. Ci sono riviste che si fanno pagare dai fotografi per pubblicarne i lavori ed altre che escono, se così si può dire perché nulla è in realtà visibile online senza pagare, ogni mese in tre differenti versioni per raccogliere il maggior numero possibile di editoriali, il loro core business consiste nella vendita proprio ai fotografi stessi e agli altri componenti del team, mua, modelle, stylist, l’edizione cartacea o digitale del magazine, unico modo per chi pubblica su tale rivista di vedere il proprio lavoro impaginato.

 

Progetti per il futuro?
Un bel viaggio! Grazie per l’intervista e saluti ai lettori di Fluffer Magazine.

Roberto Roto | il sito
(Roberto Roto è tra i fotografi ospitati sul secondo numero di Fluffer, per comprarlo clicca qui)

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