Storia di una bambola

«Storia di una bambola». Kikì Morabitò su Fluffer Magazine

L’artista al centro dei nostri riflettori veste i panni della spia, sulla scia della lunga tradizione di femme fatale al servizio di intrighi internazionali. In qualità di agente segreto (provocateur) nessuno sa davvero come si chiami, se Kikì Morabitò, uno dei nomi in incognito che risulta agli atti di diverse inchieste (ma tutti sanno che si tratta di un alias… e che alias!) o Zelda Zooonk, nome con il quale è conosciuta nell’ambiente delle diplomazie. In effetti, sulla sua stessa natura di artista, gravano molti sospetti. C’è chi dice si tratti di una copertura e chi afferma con una certa convinzione che lei, lei è in realtà la modella delle sue foto. Oppure delle foto di altri, di fotografi di tutte le latitudini. Ma queste foto sono state segretate. Foto che esistono ma non si vedono, e foto che si vedono, ma che nessuno sa chi raffigurino.

Sweet talking rapist BIG

Eccole, sono bambole. Sono desideri in plastica e resina. Sono protagoniste di set allestiti da qualcun altro. Da Lei, probabilmente, forse. La cercano, la cerchiamo. Tutti le danno la caccia. Siamo quasi lì, pronti per fare irruzione, per scoprire le carte, il mistero, l’inganno.

al cuor non si comanda finale big

Ma è una beffa, l’ennesima. Kikì Morabitò alias Zelda Zooonk ha già cambiato identità, di nuovo. Si è imbarcata su di un volo internazionale. Destinazione ignota. Dicono indossasse grandi occhiali da sole. Dicono viaggiasse sola. Dicono abbia consumato ostriche e champagne.

A noi restano le foto, i sogni rubati, le bambole adornate. O era lei, travestita da bambola?

Silence big

Segui Zelda Zooonk su instagram

Bondage big

don't you speack

chinese box 2 the desire of you REDONE

a fortunate meeting big

The bride Prolunged grief disease

Yoshiwara 3 (2)

bannerSHOP300x113