©Roy Stuart

Il sesso è (ancora) sovversivo? Intervista a Roy Stuart

Roy Stuart exclusive interview

Vorrei incominciare la nostra intervista partendo dal tuo nuovo libro Glympstorys perchè già poche immagini rendono perfettamente lo stile Roy Stuart e allo stesso tempo offrono un diktat: non serve trucco eccessivo, tacchi alti, calze e lingerie sofisticata per mostrare e celebrare la bellezza femminile.
Qual è stato il processo che ti ha portato a questo nuovo  libro?
La fine di tutte le riviste maschili a causa della competizione con internet ha fatto sì che non dovessi più sottostare agli «ordini» degli editori. Ho sempre evitato il trucco troppo pesante, i tacchi alti, etc. ed ora posso farne completamente a meno.

Roy Stuart portrait
Roy Stuart portrait

Questo libro segna anche il tuo passaggio ad un nuovo editore. Questo fatto ha influenzato in qualche modo il tuo desiderio di cambiare approccio, dato che risulta qui senza dubbio più crudo e diretto?
No. Sono con un nuovo editore perché quest’ultimo non sfrutta l’autore, questa è la ragione per cui sono passato a lui. Taschen si è fatta recentemente una brutta reputazione.

© Roy Stuart
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Osservando il tuo lavoro, quello che più amo è ciò che non viene detto. Credo che le tue fotografie siano raramente un’affermazione, lasciano anzi il dubbio all’osservatore. È importante questo elemento per te nella tua fotografia?
Qualche volta puoi fare ipotesi. Ma c’è sempre un messaggio subliminale in tutte le serie di foto. Il messaggio principale, aldilà di un intento di demistificazione del sesso, è che le donne non devono essere stupide consumatrici nel compulsivo acquisto di tutto ciò pensano possa renderle più belle. Specialmente i rasoi, la depilazione e tutto il mercato costruito sulla falsificazione della femminilità che impone che le donne siano più desiderabili se somigliano a bambine o a donne create chirurgicamente.

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© Roy Stuart

Trovo che nel tuo lavoro emerga sempre anche l’amore e la passione. Sono importanti questi sentimenti nella tua ricerca e nella tua impronta nella fotografia erotica?
Certo ma per prima cosa non mi piace pensare in termini di «fotografia erotica». In generale si deve fare attenzione a non esaltare solo un aspetto di questa meravigliosa creatura che è in realtà la donna. È una trappola cadere in questo errore perché come sono essenziali nella vita la passione e l’amore, è importante sapere che il sesso è qualcosa di molto potente e che può essere pericoloso. È una grossa responsabilità e un errore presentare la donna come una dea; molti fotografi tendono a farlo. C’è così tanto di più da rappresentare. Non è semplice riprodurre queste emozioni con fotografie senza che incuriosiscano l’osservatore tanto da spingerlo a cercare una spiegazione nella didascalia. Preferisco il cinema che attraverso le emozioni che rappresenta arriva al pubblico.

©Roy Stuart
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Nell’erotismo il sesso è ancora sovversivo?
Una citazione di Angela Carter risponde bene a questa domanda: il pornografo con una morale sarebbe un artista che usa la pornografia come parte dell’accettazione della logica di un mondo di totale libertà sessuale verso tutti i generi. Questo artista progetta il mondo come sarebbe se fosse così. Un pornografo moralista potrebbe usare la pornografia come critica alle relazioni attuali tra i sessi. Il suo lavoro sarebbe quello di demistificare la carne e le successive rivelazioni attraverso gli infiniti modi dell’atto sessuale e le reali relazioni dell’uomo con i suoi simili. Questi pornografi non sarebbero i nemici delle donne forse perché potrebbero risolvere il problema della distorsione della figura femminile anche rappresentando la cruda oscenità.
Niente esercita più potere sull’immaginazione come la natura della relazione sessuale. E il pornografo ha il potere di divenire un terrorista dell’immaginazione, un sexual guerrillero il cui scopo è quello di rovesciare le nostre nozioni basilari sulle relazioni, rendere la sensualità il nostro modo di essere piuttosto che un modo di nascondere ciò che si è.

©Roy Stuart
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Cosa è la bellezza per Roy Stuart?
Nella fotografia la bellezza è qualcosa di interiore che si materializza esternamente e nella luce.

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Posso chiederti quali fotografi ammiri?
Ben Hopper, Fabien Delage.

Ricordi la prima donna nuda che hai fotografato?
Vagamente…

Mi è parso che tu sia ancora preso dal cinema… hai qualche progetto in questo campo in futuro?
Produco già film. La serie Glympse può essere acquistata sul mio sito, roystuart.net. Il quindicesimo episodio uscirà questo dicembre.

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